sabato 27 dicembre 2014

SALSA DI CIOCCOLATO ALL'ACQUA

Devo confessare che questa ricetta viene dalla TV, da un programma della Clerici, e che a un certo punto ho cominciato a smadonnare (si può dire?)  perché avevo l'impressione che fosse una sciocchezza...invece no, è che probabilmente avevo perso un pezzo fra tutte quelle chiacchiere che fanno, così a fronte di quello che mi sembrava un disastro mi sono ritrovata con una salsa al cioccolato veramente buona! e anche leggera (insomma...per quanto possa esserlo una cosa così goduriosa....).

250 gr di acqua
100 gr di cioccolato fondente (consiglio sempre il Nero Perugina, imbattibile)
50 gr di zucchero
un pizzichino di sale
caffè solubile mezzo cucchiaino  oppure del normale espresso

Sciogliere il cioccolato nell'acqua con lo zucchero, e lasciar bollire finché non prenda l'aspetto cremoso di una salsa ;). A piacere aggiungere il caffè, vi consiglio di aggiungerlo a poco a poco assaggiando...

Va benissimo anche per piluccare panettone avanzato, o Pandoro, o quello che la fantasia vi suggerirà.


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SEMIFREDDO VELOCISSIMO ALLE MANDORLE CARAMELLATE




Questo è il dolce che ho preparato per la cena della Vigilia di Natale. Avevo già l'influ e quindi stavo in piedi a fatica, così ho deciso per una cosa semplice semplice ma di un buono! Sì, è buonissimo, e per le mie figlie ha un sapore d'infanzia, ricorda moltissimo il mitico gelato di Schiavone a Fontane Bianche, tanti tanti anni fa...mitico il gelato e mitico Schiavone, che ne produceva pochissimo ogni giorno, e nelle ore peggiori del pomeriggio, ad agosto, nella Sicilia del sud (che di per sé è già un'esagerazione...). Verso le 15 bisognava mettersi in fila sotto al sole (ovvio) per sperare di conquistarne una vaschetta...e non sempre ci si riusciva! Dopodichè bisognava scapicollarsi fino a casa e sbrigarsi a mangiarlo se no con quel caldo si sarebbe letteralmente vaporizzato...ma che risate, e che gioia se si usciva vittoriosi da quel calvario torrido, e che meraviglia tuffare il cucchiaio e leccare le gocce dense che cadevano dagli angoli della bocca...
E quando chiesi al Mitico Schiavone per quale motivo ne facesse sempre così poco (vero è che le mandorle se le tostava da sé, sempre lì in quel buco di laboratorio...e sempre agosto era...) mi rispose che lui lavorava per vivere, mica voleva vivere per lavorare, perciò faceva quello che gli era sufficiente per campare discretamente ma nemmeno un pelo di più. Dopo voleva andare al mare, mi disse...
Beh, è rimasto dentro di noi, puro godimento, con il suo gelato e la sua filosofia....


300 gr di mandorle con la pelle
3 tuorli d'uovo
75 gr di zucchero
75 gr di acqua
250 gr di panna fresca montata ma non del tutto

Tostare le mandorle in un padellino antiaderente e appena sono calde cospargerle di zucchero semolato. A poco a poco lo zucchero si scioglierà e rivestirà le mandorle, a questo punto spegnere e lasciar raffreddare.
In una casseruola versare lo zucchero e l'acqua senza mescolare (questo è fondamentale!), porre sul fuoco e lasciar bollire. Spegnere senza mai toccare.
In una ciotola versare i tuorli e cominciare a montarli con la frusta versando a filo (non tutto insieme altrimenti si cuociono!) lo sciroppo ancora caldissimo preparato prima. Montare molto bene.
Unire le mandorle FREDDE e la panna semimontata, mescolando con delicatezza.

Rivestire uno stampo da plumcake con pellicola, versare il composto e mettere in freezer.
E' pronto!
Quando sarà il momento di sformarlo, rivestitelo con la salsa al cioccolato che trovate qui.

PS...
Un brutto giorno Schiavone non aprì più il suo laboratorio, un silenzio irreale cadde su quella stradina che costeggiava la Provinciale...persone vagarono attonite senza sapere cosa fare dei propri corpi in quel caldo atroce, lacrime evaporarono da guance sbigottite...ci guardavamo muti e infelici, nelle narici il ricordo dell'odore di mandorle tostate ci riportava ancora all'estate precedente...ma cosa era successo? Nessuno sapeva spiegarselo.
Un giorno lo vidi, Schiavone, dietro la serranda di quel piccolo antro aperta a metà stava nervosamente riponendo le sue poche attrezzature. Dentro il bugigattolo il cilindro di ferro in cui arroventava le mandorle insieme allo zucchero era fermo e l'aria sembrava fredda senza quel fuoco odoroso a scaldarla. Mi feci coraggio, era sempre stato un po' scontroso, e abbassandomi gli chiesi perché mai ci avesse abbandonato così. Mi guardò tutto storto e secco com'era e mi raccontò che la moglie era scappata con un altro, e che lui allora voleva essere un nullatenente perché altrimenti avrebbe anche dovuto passarle persino gli alimenti, mentre lei se la spassava con "chiddu"....
Fu così che una storia d'amore pose fine a una poesia.
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CIAMBELLA BRIOCHE SALATA

Devo assolutamente ripulire il frigo da tutti quei salumi e pezzi di formaggio che stazionano lì da Natale! E poi, soprattutto, ho voglia di farinaceo, soffice, profumato e saporito. E poi magari questa maledetta influenza se ne va, se vede che non mi lascio fermare...Beh, alla fine il prodotto di tante elucubrazioni è notevole, buono assai...



  • 250 g di farina manitoba
  • 100 gr di semola di grano duro
  • 150 g di farina 00
  • 200 ml di latte intero tiepido
  • 100 ml di acqua tiepida
  • 30 ml di olio di oliva
  • 30 gr di strutto
  • 1 cubetto di lievito di birra da 25 g
  • 1 cucchiaino raso di zucchero
  • 1 cucchiaino di sale fine
  • farina 00 per la spianatoia q/b
  • ca 100 gr di un salume a piacere (prosciutto, salame, mortadella ecc)
  • ca 100 gr di formaggio a piacere
Mettere acqua, zucchero e lievito nel Bimby, mescolare e aggiungere le farine, il latte, l'olio e lo strutto, impastando a bel. Spiga per 3 minuti. Aggiungere solo adesso il sale. Spiga ancora per un minuto. Spegnere e lasciar lievitare circa un'ora.
Quando l'impasto è raddoppiato, stenderlo con il matterello dandogli la forma di un rettangolo, con lo spessore di 1 cm ca. Cospargere la superficie con le fettine di salume e di formaggio, arrotolare partendo dal lato più lungo e sigillare i bordi.
Con un coltello molto affilato tagliare delle fette spesse ca 2 cm, ma senza arrivare a staccarle dalla base. Sistemare il rotolo in uno stampo da ciambellone rivestito di carta forno bagnata e strizzata, o in una teglia piatta dandogli una forma rotonda o elicoidale. Sistemare in forno spento (ma con la luce accesa) a lievitare per la seconda volta. Dopo circa un'ora spennellare la superficie del rotolo con una emulsione di acqua e olio (1/1) e cospargere di semi di sesamo o di papavero. Impostare la temperatura del forno a 200° e cuocere per circa 40'.
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pipdig