martedì 30 ottobre 2012

C'ERA UNA VOLTA...LA FOCACCIA MADELEINE

Mais, quand d'un passé ancien rien ne subsiste, après la mort des êtres, après la destruction des choses, seules, plus frêles mais plus vivaces, plus immatérielles, plus persistantes, plus fidèles, l'odeur et la saveur restent encore longtemps, comme des âmes, à se rappeler, à attendre, à espérer, sur la ruine de tout le reste, à porter sans fléchir, sur leur gouttelette presque impalpable, l'édifice immense du souvenir.                                                     

                                                                                                                Marcel Proust





 la foto è di Vittoria
io mi dimentico sempre di fotografare


Su questo bel blog ho letto di una focaccia che mi ha fatto venire in mente piaceri da bambina, un effetto-madeleine dovuto non alla vista o al profumo o al sapore ma all'idea che una alchemica combinazione di questi tre elementi la parola scritta aveva generato...
così stamattina presto, con una luce ancora incerta e il silenzio della prima mattina, nel silenzio sospeso in cui la frenesia della giornata deve ancora cominciare, momento del giorno che amo, ho pensato di dedicarmi all'impasto...
Ho seguito un percorso mio, non quello presente sul blog, sono partita da una semplice pasta di pane, che più semplice non si può

600 g. di farina con lievito per pane Coop
340 cc di acqua tiepida
2 cucchiai di olio
2 cucchiai di zucchero
15 g di sale
un'idea, appena un'idea, di vaniglia (mezzo cucchiaino di vanillina home-made, ricetta qui sul blog)

naturalmente tutto nel boccale Bimby, 3' a vel. Spiga, e poi un'ora e mezza di riposo...

(suggerisco anche, a chi è pigro o non può, di comprare la pasta di pane già pronta dal panettiere...e poi di procedere da qui).

Dopo questo tempo, ho lavorato un po' l'impasto sul tavolo, ho aggiunto 4 o 5 cucchiai di uvetta ammollata in acqua, ho fatto 3 giri di pieghe, e ho steso in teglia con carta-forno.

Di nuovo ho lasciato a lievitare, l'ho spennellata di burro e cosparsa abbondantemente di zucchero, e  messa poi in forno caldissimo.
Per i primi 5 minuti ho posato la teglia direttamente sul "pavimento" del forno, poi l'ho spostata al primo livello per il tempo restante a renderla ben caramellata.

E' delicatamente dolce, di una dolcezza tranquilla cui l'uvetta collabora con una marcia in più...e la bambina di allora ha mangiato la focaccia preparata dalla donna di oggi...

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lunedì 29 ottobre 2012

COTOGNATA SICILIANA


UN BELLISSIMO NOVEMBRE





Ieri ho raccolto le mele cotogne dal mio elegantissimo albero, sono tante, grandi, profumate. Ho preparato la cotognata, quella nelle formine che si regalava la mattina dei Morti, satinata e brillante di cristalli di zucchero sulla superficie...profumo di un magnifico Novembre...




COTOGNATA SICILIANA

2 Kg di mele cotogne
700 g di zucchero
1 limone
3 chiodi di garofano
un'idea di cannella

Ho lavato e spazzolato le mele per togliere la peluria dalla buccia, e le ho messe in una pentola con acqua,  chiodi di garofano e mezzo limone (acqua fino a metà delle mele).
Ho lasciato bollire coperte per circa 1 ora. Una volta spento il fuoco ho lasciato intiepidire.

Ho tolto la buccia, il torsolo (e le varie imperfezioni)  alle mele, ho rimesso le bucce e i torsoli  nell'acqua dove avevano bollito precedentemente le mele,  e ho lasciato cuocere fino a sfaldamento completo. Poi ho passato questa poltiglia al passaverdura.

Intanto avevo sistemato i pezzi di mela completamente nettati nel boccale del Bimby e fatto omogeneizzare a vel.5, insieme a 700 g di zucchero ogni Kg di mele.

Ho aggiunto nel boccale la poltiglia ottenuta dal passaverdura insieme a un cucchiaino di zucchero vanigliato "home made" e a un pizzico di cannella, e fatto cuocere a temperatura VAROMA per 45/50' vel.4.

A questo punto si dovrebbe ottenere una composta vellutata di un bellissimo color ambra.

L'ho versata ancora caldissima, aiutandomi con un cucchiaino, nelle formine di silicone e lasciato asciugare circa 4 ore.

Le ho estratte delicatamente e sistemate, capovolte, su un grande piatto cosparso di zucchero Zefiro per  completare l'asciugatura, dopo averle cosparse di Zefiro anche in superficie.

Sono già buonissime così, ma è indispensabile farle essiccare benissimo per non rischiare di ritrovarle tutte ammuffite fra qualche giorno. Una volta si lasciavano al sole per qualche giorno, rigirandole ogni tanto, ma qui il sole non c'è, allora penso vada bene il forno ventilato senza temperatura. Devono solidificare ben bene.

PS se non avete le formine in silicone (le più comode) potete travasare la composta in una teglia larga ad uno spessore di 2/3 cm, e una volta solidificata tagliare dei quadretti da passare nello zucchero.

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domenica 28 ottobre 2012

ANELLETTI GRATINATI


Oggi un timballo di anelletti parecchio diverso...lo faccio spesso perché rapidissimo e gustoso, perfetto da preparare in anticipo e molto molto apprezzato. 
La cottura degli anelletti richiede un po' di attenzione, perchè gli anelletti, a causa della loro forma, tendono ad attaccarsi al fondo della pentola. La ricetta originale prevede infatti la cottura direttamente nella besciamella, che però va diluita, man mano, con latte bollente perchè altrimenti il tutto diventa una massa collosa (esperienza diretta!).
L'alternativa rimane la classica cottura in acqua salata, con un rapido trasferimento, quando la pasta è  ancora parecchio al dente, nella besciamella bollente in cui completare la cottura. Ultimamente uso questo secondo metodo, meno...ansiogeno.




In una casseruola rosolare 80 g di pancetta tritata con 30 g di burro, unire 20 g di farina e poi a poco a poco 7 dl. di latte caldo. 
Portare ad ebollizione sempre mescolando, unire 350 g di anelletti e, sempre girando, farli cuocere finchè non sono teneri e il composto si presenta cremoso ma denso.
Fuori dal fuoco aggiungere un tuorlo d'uovo, una spolverata di noce moscata e 200 g di caciocavallo tagliato a dadini.
Versare il tutto in una pirofila unta e cosparsa di pangrattato, coprire tutto con un velo di pangrattato misto a parmigiano, infiocchettare di burro e porre in forno caldissimo finché sono ben dorati.


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sabato 27 ottobre 2012

CHEESE CAKE DI ACCIUGHE







Da questo bel blog ho tratto questa geniale ricetta, veramente molto gustosa, e raffinatissima!

Cheesecake di acciughe                                                                 

50 gr acciughe sott’olio
150 gr cracker, di ottima qualità
100 gr burro
80 gr formaggio cremoso
70 gr yogurt scolato (250 gr yogurt magro)
200 ml panna acida
2 fogli gelatina (12 gr)
qualche filo di erba cipollina
pepe bianco
composta di cipolle rosse


Per scolare lo yogurt, è necessario iniziare la sera prima. Disponi un colino dentro ad una ciotola. Metti un panno pulito di cotone dentro al colino e versaci all’interno lo yogurt. Richiudi il panno e metti in frigorifero fino al giorno successivo.  Il giorno dopo strizza bene il tovagliolo, all’interno del quale troverai lo yogurt scolato, che avrà la consistenza di un formaggio fresco cremoso.
Fai ammollare la gelatina in acqua fredda.
Fai sciogliere il burro in un pentolino su fuoco molto basso. Sbriciola i cracker e mettili dentro ad un frullatore insieme alle acciughe scolate dal loro olio. Frulla il tutto ed aggiungi il burro fuso. Frulla ancora fino ad ottenere un composto simile a sabbia bagnata.
Disponi uno strato di cracker alle acciughe sul fondo di una forma o di tante formine (io ho usato dei coppapasta di diverse misure). Lascia rapprendere in frigorifero per almeno un’ora.
Taglia l’erba cipollina a pezzettini.  Strizza la gelatina e scaldala in poca panna acida, mescola bene. Aggiungi lo yogurt scolato, il resto della panna acida, il formaggio cremoso e l’erba cipollina. Mescola con una frusta e aggiungi pepe a piacere. Versa nella forma (o nelle forme) sopra alla base e fai rapprendere in frigorifero per 4 ore.
Sforma le tue mini cheesecake di acciughe e completa con la composta di cipolle rosse e qualche filo di erba cipollina.

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CANTUCCINI SALATI AL GORGONZOLA E MANDORLE




Cantuccini salati con gorgonzola e mandorle

farina 210g
gorgonzola 90g
mandorle intere 50g
latte 6cl
uovo 1
olio d’oliva 40g
lievito per dolci non zuccherato 1 cucchiaino
peperoncino in polvere una punta
sale una presa

Scaldare il latte e farci sciogliere il gorgonzola. Setacciare la farina
insieme al lievito, aggiugere l’uovo, l’olio, il latte al gorgonzola, poi
il sale e le mandorle intere. Mescolare il tutto velocemente, formare
una palla e dividerla in due porzioni con le quale formare dei
filoncini alti 2 cm e larghi 5. Deporli su una teglia da forno rivestita
con carta da forno, mettere al frigo per 15 minuti poi cuocere al
forno, per circa mezz’ora, a 170°. Lasciar raffreddare poi tagliare i
biscotti in diagonale, spessi 1cm, con un coltello seghettato.
Disporre di nuovo i biscotti sulla teglia da forno, e far cuocere per
10 minuti, in modo da farli diventare dorati. Lasciar raffreddare su
una griglia e servire all’aperitivo o conservare in una scatola.

Li ho preparati tempo fa, insieme a tante altre cose, per una bella giornata trascorsa con le amiche.
La ricetta viene dal web, mi sembrava buona, e lo è,  il problema è che non ricordo più da dove l'ho presa! 





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SPAGHETTI ALLA PIASTRA CON VERDURE SALTATE

Tutto nasce da un pomeriggio di sabato passato a cucinare le verdure per la settimana...una cofana di verdure!... come si dice a Roma.
Avevo comprato broccoletti romaneschi, cavolfiore bianco, un misto di champignon e chiodini, finocchi, zucchine, peperoni dolci verdi piccoli (sono i friarielli? mah...), e poi naturalmente sedano, carote, cipollotti ecc ecc.
Ho stufato i broccoletti in olio aglio e peperoncino, cotto a vapore il cavolfiore a cimette, in una pentola coperta con il vino origano e aglio i finocchi tagliati a spicchi, saltato in padella i funghi, sempre con olio/aglio/peperoncino,  rosolato appena i peperoni interi, e preparato le carote e le zucchine a julienne, e i cipollotti tagliati per il lungo (mi raccomando!) in 4 parti.
Poi con tutta questa meraviglia ho pensato di fare gli spaghetti alla piastra...


RIEPILOGO DEGLI INGREDIENTI 
(di oggi. Naturalmente ogni volta che li preparo qualche verdura di queste è assente, e altre subentrano...è anche questo il bello)

verdure, come sopra
se l'avete, l'acqua di cottura di una delle verdure
sedano a tocchetti
spicchio d'aglio
zenzero
curry
pepe
salsa di soya se piace (comunque pochissima)
un wok
spaghetti di soya o di riso

Messo olio e il solito aglio/peperoncino in padella, ho fatto saltare a fuoco vivo per un paio di minuti le carote il sedano e le zucchine, poi ho aggiunto i cipollotti (così non bruciano) e dopo pochissimo i peperoni verdi, il cavolfiore, i broccoletti e i funghi, e spolverato abbondantemente di pepe, curry e zenzero. 
Nel frattempo nella poca acqua di cottura del cavolfiore (io lo cucino a vapore, quindi l'acqua che ho a disposizione è circa 1 dito, ma è perfetto così) ho fatto cuocere gli spaghetti (150 gr per 2 persone) circa 1 minuto meno di quanto indicato sulla confezione, li ho prelevati grondanti d'acqua e li ho versati nel wok delle verdure. A questo punto potete aggiungere la salsa di soya. Ho cosparso con tutte le spezie del caso. Ho mescolato e fatto insaporire ben bene.
Avevo sistemato sul fornello più potente che ho il mio testo romagnolo (come vedete, questo è un vero post di cucina fusion...) ad arroventare.
A spaghetti ben saltati e insaporiti con le spezie, li ho versati sul testo rovente e fatti abbrustolire un po'.
Proprio buoni!
- Le verdure devono essere  molto abbondanti, (ad esempio, per 2 persone, carote almeno 2, altrettante le zucchine e anche i cipollotti, addolciscono il gusto del cavolfiore e dei broccoletti, e poi il piatto è anche bello da vedere, così colorato e profumato!
- Per un grandioso piatto unico, rosolare con le verdure, proprio all'inizio, del pollo tagliato a striscioline.

PPS la foto è di gustissimo.it, non ho fatto in tempo a scattare...




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SALMONE PROFUMATO


Mi piace il filetto di salmone per vari motivi...consente di mangiare pesce senza troppa fatica, quindi di controllare i sensi di colpa riguardo al consumo di carne, è facile da preparare, lo mettete in forno senza tanti complimenti anche solo accompagnato da un po' di patate, è rapido, cuoce in circa 15 minuti, insomma, lo compro spesso e lo tengo in freezer per i momenti di "magra".
Oggi l'ho preparato così e mi è proprio piaciuto, profumato e saporito assai, mi ha permesso di continuare la dieta senza tristezze, oggi.


Ho pestato nel mortaio

1 cucchiaio di pepe rosa
1 cucchiaio di semi di finocchio

ho aggiunto

2 cucchiai cucchiai di erba cipollina (l'avevo secca) 
mezzo cucchiaio di aglio, prezzemolo, peperoncino (io sempre il misto GS, ma ovviamente va bene anche fresco)
maggiorana
timo
salamoia bolognese (vedi post in qs stesso blog)
pepe bianco abbondante

e ho mescolato bene il tutto.
Nella pirofila ho messo appena un'idea di olio extravergine (lo stretto necessario a non far attaccare la pelle del salmone al fondo), adagiato il salmone, sparso questo trito profumato su tutta la superficie coprendolo fittamente e completamente (fidatevi...), per finire ho spolverato di pane grattugiato (ho usato pancarrè tritato) e finito con un giro di olio.
Sul fondo della pirofila ho versato circa mezzo bicchiere di vino bianco (anche meno) e mezzo di acqua, infornato a 180°, circa 15'...squisito!

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BRIOCHINE DIETETICHE

Sì sì, sento già le obiezioni, lo so, sono dolci, ma pochissimo davvero, e c'è pochissima farina e ancor meno zucchero, e NESSUN grasso, e insomma, di sabato mattina, con la pioggia, uno strappo - che poi non è proprio strappo - si può fare ;-)
Trovate su questo blog e fatte stanotte in modo da averle calde calde stamattina a colazione! (a volte mi dico: "ma che moglie meravigliosa ha mio marito"...!!!)
 ;-) ;-) ;-)



  • 250 g di farina manitoba
  • 1 uovo (lo chiameremo 1)
  • 1 yogurt bianco (lo chiamiamo 2)
  • latte :  la somma di  1 + 2 + latte deve fare 210 ml di liquido
  • 40g di zucchero
  • 1/2 cucchiaino di sale (ci vuole!)
  • 1 bustina di lievito secco (io ho usato mastrofornaio)
Sbattete l' uovo mescolatelo con lo yogurt e il latte fino a raggiungere 210 ml di liquido. a questo punto unite tutti gli altri ingredienti  e mescolate. (lievito compreso)
Far lievitare per almeno 8h, quindi come dicevo è bene preparare questo impasto la sera. La mattina dopo, dividete in 8 parti l'impasto che sarà un po' appiccicoso, mettendolo direttamente  negli stampini per briochettes (uso quelli della Silikomart), o in grandi pirottini di carta, o dove volete...
Fate lievitare ancora per circa 1,5 h. 
Spennellate la superficie delle briochettes con un tuorlo allungato con latte, o solo con latte come stavolta ho fatto io.
Mettete in forno per 20 minuti a 180°C ....e buon appetito!

Il sapore è molto delicato, sono ideali da farcire o spalmare con qualunque cosa vi piaccia, sia dolce che salata.




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giovedì 4 ottobre 2012

STRUDEL VELOCISSIMO

Per soddisfare un'improvvisa richiesta di uno dei "piezz'e core" 
(Gilda...)




STRUDEL VELOCISSIMO

1 rotolo di pasta sfoglia pronta (uso la Buitoni, di solito)
2 mele renette
zucchero muscovado (circa 3 cucchiai, vado a occhio...)
zucchero semolato  (2 cucchiai, suxgiù)
pinoli (2 o 3 cucchiai)
uvetta (sempre a occhio, abbondante)
succo di limone (per non far annerire le mele)
cannella in polvere
latte o tuorlo d'uovo per lucidare

Accendere il forno a 200°.
Tirar fuori dal frigo il rotolo di sfoglia.

Tagliare le mele a pezzetti, condirle con il succo di limone (poco!), lo zucchero bruno e quello semolato   (meno 1 cucchiaio da spargere poi sulla superficie dello strudel), l'uvetta appena risciacquata (non serve ammollarla) e i pinoli.
Svolgere il rotolo di sfoglia.
Spargere le mele con regolarità sulla sfoglia, arrotolare, sigillare aiutandosi con un po' di latte, sempre con un po' di latte (o di tuorlo, se l'avete a disposizione) lucidare la superficie,  cospargere di zucchero semolato (ed eventualmente di pinoli...più ce n'é...meglio é, ricordando che nel caso é meglio far aderire prima i pinoli alla pasta e poi spargere lo zucchero), spolverare di cannella e infornare a 200° per circa 40'.
CONSIGLIO: a metà cottura coprire con un foglio di alluminio lo strudel, solo appoggiandolo, per riparare lo zucchero che altrimenti, caramellando, può bruciare!

PS Buonissimo e a fatica zero. Oggi ho aggiunto alle mele e all'uvetta anche noci e mandorle spezzettate, oltre ai pinoli...
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pipdig