giovedì 27 febbraio 2014

CANNOLI SICILIANI

Nostalgie al quadrato






Solo una matta come me poteva decidere all'improvviso stamattina di preparare i cannoli siciliani in casa...(con tutto quello che ho da fare, lezione di tango, pratica, accompagnare Gilda in stazione...), però questo mio aspetto mi piace e soprattutto non so resisterMi... ;)

Così ho preparato l'impasto seguendo la ricetta qui sotto, l'ho messo a riposare coperto, nel frattempo ho accompagnato la figlia al treno, restando circa 30 minuti ferma in fila al semaforo della stazione che lasciava passare circa 2 automobili per ogni "verde" (causa lavori ai binari del tram), sono andata a ritirare l'altra auto all'autolavaggio, ho fatto passeggiare Morgana e ora eccomi qui, sul divano,  con le dita ustionate per recuperare in fretta le 'anime' d'acciaio (visto che ne ho solo 3, come primo esperimento non ritenevo opportuno comprarne di più, ma adesso tremate negozi di casalinghi!).
Con le dosi sotto riportate ho ottenuto circa 25 cannoli, che sono sicura non arriveranno a domani sera....


GUSCIO

250 g di farina
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di strutto
1 cucchiaino di polvere di caffè
1 cucchiaino di cacao amaro 
1 albume
½ cucchiaino di aceto
3 cucchiai di vino rosso (marsala).

Impastare velocemente aggiungendo l'aceto solo dopo aver amalgamato tutto il resto.
NOTE: ho aggiunto un pizzico di sale; il Marsala indicato è poco, ne ho aggiunto finché non è stato possibile impastare, pur lasciando il composto piuttosto duro; mi sembra che lo zucchero sia poco, fate in modo che il cucchiaio sia ben colmo ma non eccedete; ho abbondato con il cacao (circa 3 cucchiaini, ma fate altre prove eventualmente).

Ho steso la pasta allo spessore 3 della macchinetta per la pasta, man mano che ritagliavo i cerchi li posizionavo su fogli di carta-forno che poi ho ritagliato con le forbici. In questo modo non ho dovuto imburrare le 'anime' di metallo perché ho arrotolato la pasta con annesso il suo quadrato di carta forno. Ho incollato i bordi dei cilindri con una goccia di Marsala.




Adesso le 'anime' riposano in un contenitore in attesa di essere riempite, man mano che servono (mi raccomando, non prima!).

Siamo a buon punto sulla via del Cannolo...adesso bisogna riempire i gusci, a richiesta, con questa

CREMA DI RICOTTA
500 g di ricotta
75 g di cedro candito
150 g di zucchero
50 g di cioccolata a scaglie
50 g di mandorle tostate con buccia
arancia candita
polvere di pistacchio

Le mandorle vengono tostate in padella calda fino a che scoppiettano e fatte raffreddare.
Cedro e zucchero a piccoli pezzi vengono tritati nel mixer. (Io di cedro ne metto pochissimo)
Lavorare la ricotta + canditi + cioccolato a scaglie senza la parte polverosa (per fare ciò si deve setacciare il cioccolato a scaglie), mescolare poco a bassa velocità e far riposare.
Aiutandosi con un sac-à-poche si riempiono i gusci dai due lati. 

Si completano le estremità del cannolo con le mandorle tostate e tritate, o con un filetto di scorza d'arancia candita, o con la polvere di pistacchio...o anche con niente...sono già meravigliosi così...


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mercoledì 26 febbraio 2014

Crema speziata di cavolfiore

Squisita come primo piatto, o nei bicchierini monoporzione come appetizer...

per 4 persone

1 cavolfiore grande
2 cucchiai di pasta di harissa
1 lt di brodo vegetale
50 gr di mandorle tostate
1 cucchiaio di cannella
1 cucchiaio di cumino
1 dl di panna fresca
1 mazzetto di coriandolo fresco
Olio evo qb
Tagliate il cavolfiore in piccoli pezzettini; In una padella antiaderente, versate dell’olio d’oliva, soffriggere leggermente le spezie (cannella, cumino e la pasta di harissa) per un paio di minuti. Aggiungete il cavolo e il brodo e fate cuocere per circa 20 minuti finché il cavolo non risulterà tenero. Frullate il tutto con un mixer da cucina e aggiungete la panna per rendere la zuppa più cremosa. Aggiungere anche le mandorle tritate (tenendone qualcuna da parte per guarnire), cuocete ancora per un paio di minuti e servite guarnendo con una spolverata di paprika piccante, della panna e le restanti mandorle.

da qui
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pipdig