E' moltissimo tempo che non scrivo qui, benché abbia comunque continuato a cucinare...adesso il problema sarà di riuscire a ricordare tutto, o quasi, quello che ho sperimentato con successo, per riproporvelo.
Sono stati mesi strani, di pigrizia e morbidezze, di ritiro e di avvolgimento su me stessa, ricominciare a conoscere cosa mi piace dell'esistenza, alcuni momenti fugaci, il mio giardino, i passi del tango, la luce che entra in casa quando sono sola, i libri, un po' di musica che timidamente riassaporo, l'eleganza di un gesto, da cercare in un filmato...questi sei anni di esilio hanno portato via per sempre qualcuno, ma posso ancora, nel silenzio notturno, scoprire affinità silenziose e ugualmente profonde. Compongo armonie diverse, in questa ennesima fase di vita, e le compongo, forse per la prima volta, con me, senza riferimenti emotivi a nessun altro, e scopro un piacere diverso, meno scintillante ma più solido, un dialogo privato e, anche questo, silenzioso.
Stasera riporto questa ricetta molto profumata, da accompagnare con polenta, o con alcune fette di pane rustico tostato.
Modificata, su ispirazione di DonnaModerna.it
Ingredienti
Sono stati mesi strani, di pigrizia e morbidezze, di ritiro e di avvolgimento su me stessa, ricominciare a conoscere cosa mi piace dell'esistenza, alcuni momenti fugaci, il mio giardino, i passi del tango, la luce che entra in casa quando sono sola, i libri, un po' di musica che timidamente riassaporo, l'eleganza di un gesto, da cercare in un filmato...questi sei anni di esilio hanno portato via per sempre qualcuno, ma posso ancora, nel silenzio notturno, scoprire affinità silenziose e ugualmente profonde. Compongo armonie diverse, in questa ennesima fase di vita, e le compongo, forse per la prima volta, con me, senza riferimenti emotivi a nessun altro, e scopro un piacere diverso, meno scintillante ma più solido, un dialogo privato e, anche questo, silenzioso.
Stasera riporto questa ricetta molto profumata, da accompagnare con polenta, o con alcune fette di pane rustico tostato.
Modificata, su ispirazione di DonnaModerna.it
Ingredienti
800 g di costine di maiale
400 g di polpa di pomodoro
300 g di ceci in barattolo (peso netto sgocciolato)
vino bianco secco
finocchietto fresco
cumino
timo
rosmarino
pepe nero
olio extravergine di oliva
sale e peperoncino fresco piccante
1) Rosolate la carne. Scaldate in una larga padella dell'olio, aggiungete le costine e fatele rosolare uniformemente, dopo averle pepate, girandole da tutte le parti. Bagnatele con mezzo bicchiere di vino, lasciatelo in parte evaporare a fuoco vivace, salate e insaporite con peperoncino.
2) Profumate le costine. Lavate e asciugate un ciuffo di finocchietto e gli altri aromi (abbondate, sempre rispettando il gusto personale) tritatelo grossolanamente e aggiungetelo alle costine. Mescolate, unite la polpa di pomodoro, abbassate la fiamma e proseguite la cottura a fuoco moderato per 45 minuti.
3) Unite i ceci. Rovesciate i ceci in un colino e sgocciolateli bene dal liquido di
conservazione. Aggiungeteli alle costine, regolate di sale e continuate la cottura per 40 minuti girando spesso le costine, in modo che cuociano uniformemente. Se fosse necessario, aggiungete qualche cucchiaio di acqua bollente.
4) Completate. A cottura ultimata, togliete le costine dal fuoco, irroratele con il restante olio, aggiungete, se vi piace, ancora un po' di peperoncino e servite.
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