Maremma misteriosa
Ho provato questa ricetta tipica maremmana (quale Maremma, però? a Montalto non le fanno, ma lì fanno veramente poco per proporre le tipicità dei dintorni, è un lungo discorso...)
PS: mi sono documentata. Vengono dalla provincia di Grosseto. Nel diciannovesimo secolo, quando la classe dirigente e la piccola borghesia grossetana cercavano scampo alla malaria in quel di Scansano, le mogli prendevano il the accompagnandolo con questi dolcetti, mentre i mariti discutevano dei destini del nascente Regno d'Italia...
Sono ciambelline poco dolci che vanno benissimo sia per la colazione che accompagnate da un buon vino passito dopo cena, o anche a merenda con il gelato al torrone, come hanno fatto le mie figlie.
All'inizio le ho trovate un po' povere di sapore (infatti non le avevo pubblicate!), mentre invece la consistenza mi era piaciuta moltissimo. In queste due giornate però mi sono resa conto che proprio la delicatezza del gusto le rendeva molto appetibili, e alla fine, silenziosamente, sono finite. Eccole:
ZUCCHERINI DI MAREMMA
400 g di farina tipo"0" e 200 g di farina Manitoba
125 g di zucchero
2 uova
50 g burro
50 g di olio ·
100ml di latte ·
100ml di acqua tiepida
13 g di lievito (mezzo dado di lievito di birra)
scorza di un limone e un po' del suo succo
sale
estratto di vaniglia 5 gocce (o vanillina home-made)
Sciogliere il lievito nell'acqua
tiepida con un cucchiaino di zucchero; coprire e lasciare fermentare il tutto
fino a che non si produce un'abbondante schiuma.
Versare quindi il lievito in
una ciotola dove sono state messe le due farine ed incorporare poca farina al
liquido per formare un panetto morbido. Lasciare lievitare per una mezz'ora ed
intanto preparare gli altri ingredienti.
Sbattere le uova con il sale, unire lo
zucchero, il latte, il succo di limone e gli aromi.
Quando il panetto apparirà ben
lievitato iniziare l'impasto unendo a poco a poco il composto preparato ed
amalgamando il tutto con la farina. Appena la farina sarà quasi del tutto
assorbita unire il burro morbido ed infine l'olio. Impastare a lungo in modo da
ottenere un impasto molto soffice.
Far lievitare fino al raddoppio. Preparare
quindi delle piccole palline di pasta ben modellate e lasciarle riposare una
decina di minuti. Forarle al centro con un dito ed allargare la cavità fino a
formare delle ciambelline.
Farle lievitare 30-40 min. quindi spolverizzarle di
zucchero a velo e cuocerle a 200°C per 15-20 min.
Io ho usato il Bimby così:
nel boccale ho versato l'acqua, un cucchiaino di zucchero (ne ho aggiunto anche uno di malto, ma si può omettere), il lievito e circa 5 cucchiai di farina prelevati dal totale delle due farine mescolate insieme), in modo da formare una pappetta cremosa: 37°, vel.3, per 15 secondi.
Lasciare a riposo finchè non lo vedrete fermentare.
Aggiungere gli altri ingredienti, vel. Spiga per 3'.
Lasciare nel boccale chiuso finchè non cresce fino al bordo (circa 2 ore o anche più, in questi giorni fa freddo...).
Una volta ben lievitato, porre il panetto sulla spianatoia, lavorarlo brevemente, e dividerlo in palline di circa 25 g l'una, da sistemare su una teglia coperta di carta forno. Lasciare lievitare ancora, coperte, per una mezz'oretta, o più.
Quando le palline si saranno gonfiate spingere il centro di ognuna con l'indice della mano fino in fondo, finchè la vostra unghia non avrà "grattato" la carta-forno, in modo da formare il buco, ma senza spostarle. Lasciar lievitare ancora circa 1 ora, coperte.
Spolverare abbondantemente di zucchero al velo, e infornare a 200° per una ventina di minuti.
Dimenticavo, io tengo in frigo un barattolo con la scorza di parecchi limoni bio, frullata con lo zucchero, in modo da averla sempre pronta e non doverla grattugiare ogni volta, quindi ne ho prelevati 2 cucchiaini e l'ho impastata insieme al resto.
Chi non ce l'ha, deve prima frullare la scorza del limone e poi tenerla da parte per aggiungerla insieme alle farine.
La ricetta l'ho trovata qui:
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